Vi siete mai chiesti quale sia la sottile linea di demarcazione tra capolavoro e fiasco?
Io credo che sia proprio Trilogia della città di K di Agota Kristof.
Trilogia della città di K Agota Kristof recensione
In questa trilogia, caratterizzata da 3 diversi metodi di narrazione (uno per ogni libro), veniamo schiacciati da immagini dolorose, volgari, crude e forti. Se siete facilmente impressionabili non è proprio il libro che fa per voi.
Un paese dell’est è sotto le forze armate straniere e due fratelli gemelli si ritrovano a vivere delle esperienze completamente diverse che segneranno la loro vita.
Il primo romanzo, secondo me il più bello, è sicuramente quello con più impatto emotivo.
Il secondo è forse il più pesante da leggere, quello che mi ha creato meno interesse.
Il terzo è quello che fa decidere al lettore se si tratti di un capolavoro o di un fiasco: si crea una immensa confusione nel lettore, ci si perde e non si capisce cosa sia reale e cosa no.
Io ho optato per il quasi-capolavoro (con qualche riserva per il secondo romanzo).
Voto: 8+
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