Recensione:
Un bel quartiere – Therese Anne Fowler

Un bel quartiere Therese Anne Fowler recensione
  • Neri Pozza
  • 320 pagine

  • Apprezzamento

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Oak Knoll è uno dei quartieri più ambiti e tranquilli della Carolina del Nord, ricco di vegetazione e piante. L’arrivo della famiglia benestante Whitman smuoverà la terra e gli equilibri di una realtà così piccola, facendo precipitare la situazione in brevissimo tempo.
un bel quartiere Therese Anne Fowler recensione
La narrazione all’interno di Un bel quartiere di Therese Anne Fowler è affidata a coloro che hanno visto sotto i propri occhi il rapido declino degli eventi, vicini e spettatori inermi e giudicanti. Questa scelta dà un senso di appartenenza al lettore: si sente parte integrante della comunità, presente sul posto.

La trama però a mio parere fatica a decollare: nelle prime 200 pagine si rimane un po’ anestetizzati dalla situazione, seppur la scrittura sia molto fluida.

All’opposto, nelle ultime pagine, un insieme di sentimenti contrastanti, tra cui emerge la rabbia, mi ha fatto letteralmente bruciare le pagine.

Un misto di razzismo, ignoranza e incapacità al dialogo sono gli ingredienti cardine di questo libro che offre una visione ben precisa su questi argomenti caldi, oggi come non mai.

Il mio non essere completamente soddisfatto dalla lettura deriva dal fatto che erroneamente pensavo fosse un thriller (non lo è) e quindi mi sono approcciato in una maniera distante dalla sua identità. Con occhi diversi lo avrei apprezzato maggiormente? Non posso dirlo.

Però lo consiglierei a chi vuole conoscere meglio degli ambienti in cui le piante cattive crescono in mezzo a molti fiori.

Voto: 7+

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Neri Pozza che ringrazio.


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