Dopo il colpo di fulmine con La casa sul mare celeste, il nuovo libro Sotto la porta dei sussurri di TJ Klune aveva tutte le carte in regola per bissare il successo del precedente e diventare uno dei miei libri preferiti di sempre. Purtroppo però non è andata proprio così, seppur la copertina sia pazzesca e stia benissimo nella libreria 🤭. sotto la porta dei sussurri TJ Klune recensione
Wallace scopre di essere morto così, all’improvviso, senza rendersene conto. Con l’aiuto di un mietitore e di un traghettatore, in una strana sala da tè, proverà a recuperare ciò che non ha provato in una vita intera.
Gli ingredienti (la atmosfera, i personaggi e le tematiche) di questo nuovo libro ricordano molto il precedente. Non che sia un male però non ho trovato uno stacco tra i due, quel qualcosa in più da dire.
La fluidità e l’ironia della penna di Klune rimangono vividissimi in questo romanzo che, in alcuni punti, è ruvido e con qualche parolaccia.
Le prime 200 pagine però mi sono sembrate statiche, quasi stagnanti: un girare intorno ad un punto fisso senza andare oltre.
Tuttavia il libro è carico di emozioni e non è detto che ad un certo punto non vi ritroviate con un fazzoletto in mano. Se ve lo state chiedendo questo non è stato il mio caso.
È stata una buona lettura, anche se non mi ha completamente soddisfatto.
Voto: 7,5
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