Recensione:
L’ultimo omicidio alla fine del mondo – Stuart Turton

L'ultimo omicidio alla fine del mondo Stuart Turton recensione
  • Neri Pozza
  • 416 pagine

  • Apprezzamento

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Mentre leggevo L’ultimo omicidio alla fine del mondo di Stuart Turton mi sono sentito completamente a casa e avvolto da una trama strana ma anche e soprattutto intrigante. 
L’ultimo omicidio alla fine del mondo Stuart Turton recensione
Il mondo è stato distrutto da una nebbia nociva che ha recluso l’umanità su un’isoletta. 122 persone vivono in perfetta armonia guidati da 3 Savi, scienziati in grado di proteggere questo ambiente così delicato, fino a quando Niema, la scienziata più anziana, viene uccisa.
107 sono le ore rimaste per risolvere il caso prima che la nebbia si mangi anche l’ultima fetta di terra incontaminata e i suoi abitanti.

Dall’autore de Le sette morti di Evelyn Hardcastle (libro che ho amato) desideravo qualcosa del genere e non ha disatteso le mie aspettative: un distopico incrociato a un mistero da risolvere. Un mondo diverso dal nostro, in cui si è interconnessi grazie a un’entità che vive nella mente di ognuno dei sopravvissuti, avanzato ma nello stesso anche arretrato.

Sono rimasto incantato dalla storia, dall’evolversi della narrazione, dai protagonisti e da come l’ambientazione fosse così concreta e inglobante. 
Mentre leggevo vedevo proprio tutto davanti ai miei occhi.

Una narrazione magistrale per un libro che non ha fatto altro che farmi capire che Turton rimane uno dei miei autori preferiti.
Al prossimo libro Stuart.

Voto: 9-

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Neri Pozza che ringrazio.


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