Recensione:
L’ultimo mago – Francesca Diotallevi

L'ultimo mago Francesca Diotallevi recensione
  • Neri Pozza
  • 257 pagine

  • Apprezzamento

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Francesca Diotallevi ne L’ultimo mago ci porta a scoprire una personalità controversa: Gustavo Rol. Sensitivo, mago o semplice illusionista?
Un mistero che rimarrà irrisolto ma su cui Diotallevi riesce a costruire, in una Torino esoterica e sfuggente, un romanzo che affascina.
L’ultimo mago Francesca Diotallevi recensione
Numerosi sono gli uomini e le donne illustri passate dal soggiorno di Rol e tra questi c’è anche Nino Giocosa: uno sfortunato scrittore di sceneggiature in cerca di una rivincita.

Insieme a lui scopriremo il valore della magia, nel senso più puro del termine, grazie anche alle parole di un Mago con un’assistente particolare.
Infatti il capitolo dedicato al Mago Cornelio (la scelta del nome non è casuale: è un omaggio dell’autrice all’oca del Giardino botanico di Torino che è diventata una vera e propria mascotte e influencer) è a mio parere il punto centrale del libro ma anche del mondo legato all’arte. L’ho trovato di una bellezza abbagliante.

È difficile rimanere disincantati dagli esperimenti di Rol e, per magia, anche da questo libro.

L’ultimo mago ci spinge a cercare ulteriori nuove informazioni su Rol e a volerne sempre di più: forse è per via dello spirito intelligente che aleggia su questo manoscritto? Chissà

Voto: 8

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Neri Pozza che ringrazio.


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