L’educazione delle farfalle di Donato Carrisi si differenzia rispetto agli altri libri dell’autore che ho letto perché lascia maggiore spazio al contesto e alla psiche della protagonista.
L’educazione delle farfalle Donato Carrisi recensione
La casa di legno in montagna brucia e con essa prende forma l’incubo di ogni madre. Persino quello di Serena anche se per anni non si è mai resa conto di averlo. E ora il suo senso materno la porterà dove non pensava di arrivare.
L’educazione delle farfalle può essere facilmente diviso in due parti: nella prima, più statica e descrittiva, Carrisi crea un’ambientazione psicologica ed emotiva precisa.
Nella seconda, invece, risale l’effetto thriller con una dinamicità cercata e un desiderio infinito di proseguire con la lettura.
L’equilibrio tra questi due poli è ben pesato seppur per gli amanti del thriller puro la parte iniziale può essere vissuta come uno scoglio imprevisto per entrare nel vivo della trama.
Nulla ovviamente è lasciato al caso ed è semplice immedesimarsi nella figura della protagonista nonostante sia lontana dal classico idealismo della maternità.
È vero quindi che ci troviamo davanti a un Carrisi parzialmente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati ma sinceramente non credo sia un punto a sfavore. Anzi.
Provare per credere.
Voto: 8
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Longanesi che ringrazio.
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