Le stanze buie di Francesca Diotallevi è stata un’inattesa sorpresa, anche se praticamente tuttə mi dicevano: “è stupendo, fidati”. Non mi sono fidato subito, a dire la verità, perché l’ho lasciato quasi un anno sulla libreria ad attendere il suo momento. Sono ovviamente pentito di questo però, a mia discolpa, è un perfetto libro per l’atmosfera autunnale.
le stanze buie francesca diotallevi recensione
Alla morte dello sconosciuto zio il maggiordomo Vittorio Fubini viene chiamato a sostituirlo in una casa aristocratica nella provincia piemontese, lontano dalla vita cittadina. Qui dovrà ascoltare oltre ai soliti pettegolezzi della servitù anche delle vere richieste di aiuto provenienti dal passato.
Questo romanzo è un piccolo gioiello gotico, con un alone di mistero e un gioco di luci e ombre che caratterizzano la narrazione.
I personaggi hanno dei tratti definiti e reali che rendono piacevole la lettura e che invitano il lettore a proseguire con essa, cercando di scoprire cosa si nasconde in quel buio magistralmente dipinto.
Accompagnato dalle note di un carillon, in un contesto nebbioso, uggioso, a fine Ottocento, Le stanze buie è il classico libro da gustare lentamente ma che io ho letteralmente divorato in pochissimi giorni. Preparatevi un bel tè per gustarvi la lettura.
Voto: 9
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Neri Pozza che ringrazio.
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