Il mio primo pensiero finito questo thriller è stato: non tutti i labirinti escono con il buco.
Labirinti Franck Thilliez recensione
Franck Thilliez con Labirinti ritorna da Caleb Traskman per chiudere la trilogia che l’ha portato nei cuori di molti lettori e lettrici.
Cinque donne, cinque storie e un labirinto pieno di insidie e tranelli in cui non solo le protagoniste rimarranno intrappolate. Troveremo l’uscita?
Questo libro, seppur ritenga la scrittura di Thilliez geniale, fluida, bella e appassionante, l’ho trovato un gradino inferiore rispetto ai suoi predecessori.
Il manoscritto è per me un piccolo capolavoro. Uno spacca testa che ha sconvolto un weekend di qualche anno fa e che, proprio per la sua natura, è difficile da immagazzinare totalmente nella memoria di chi legge. Avevo già notato questo (mio) problema con C’era due volte e mi ero arrabbiato con me stesso perché non riuscivo a captare tutte le sfumature del romanzo.
In Labirinti ho riscontrato la stessa difficoltà (anche a causa del passare del tempo). La storia generale mi è sembrata meno coinvolgente rispetto a quella dei suoi fratelli e sono rimasto più distaccato dal mondo creato dal thrillerista francese.
Una trama che non mi ha sconvolto.
Probabilmente mi aspettavo qualcosa di più avendoci Thilliez abituato a grandi cose.
Non fraintendetemi: è un libro che va letto per avere una visione a 360° su Caleb Traskman ed è un buon thriller. Ma non è scattata la scintilla.
Sarà per la prossima volta 😜
Voto: 7,5
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Fazi che ringrazio.
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