Recensione:
La neve in fondo al mare – Matteo Bussola

La neve in fondo al mare Matteo Bussola recensione
  • Einaudi
  • 192 pagine

  • Apprezzamento

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Quando si parla di adolescenza, con le fragilità e le incomprensioni che la caratterizzano, è difficile dosare il peso delle parole e toccare delicatamente sia la storia che il lettore. Matteo Bussola in La neve in fondo al mare ci riesce in maniera stupenda e commovente.
La neve in fondo al mare Matteo Bussola recensione
Un padre e un figlio sono in un reparto di neuropsichiatria infantile dove ci si specchia con sé stessi e con gli altri. Qui lasciano il segno adolescenti che faticosamente vivono la loro crescita all’interno di famiglie che non sanno come muoversi di fronte a malattie che non capiscono e tardamente recepiscono.  

Matteo Bussola fotografa proprio quel momento in cui, genitori e i figli, perdono la comunicazione, come una radio da risintonizzare.
Non si parla solo di fragilità dei figli ma anche, e soprattutto, delle fragilità di genitori.

Mi rendo conto che per me è molto difficile parlare de La neve in fondo al mare perché ho il timore che una mia parola leggermente fuori registro possa, in qualche modo, macchiare il romanzo.

È una storia che non va letta a cuor leggero ma nello stesso tempo è scritta con fluidità e leggerezza. È dolce e sensibile ma allo stesso tempo dolorosa e amara.

Una lettura che riempie il cuore.

A mio parere il miglior libro di Bussola tra quelli che ho letto.

Voto: 9

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Einaudi che ringrazio.


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