Recensione:
La casa dei silenzi – Donato Carrisi

La casa dei silenzi Donato Carrisi recensione
  • Longanesi
  • 416 pagine

  • Apprezzamento

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La casa dei silenzi di Donato Carrisi segna il ritorno dopo un anno di pausa di Pietro Gerber nelle nostre di case. E io sono contento che sia tornato.
La casa dei silenzi Donato Carrisi recensione
L’addormentatore di bambini è stato chiamato dai genitori di Mathias perché il piccolo ha paura di addormentarsi. Ogni notte infatti, nei suoi sogni, appare una misteriosa donna silenziosa che sembra abbia qualcosa da dirgli. Così presente da sembra reale.

Questa serie, a differenza delle altre di Carrisi, si muove su tematiche e impronte differenti: il razionale sfiora e incontra l’irrazionale in un modo sublime e ipnotico. È evidente che però se si cerca un thriller d’azione questo non è il libro pronto a rispondere alle vostre esigenze.

La casa dei silenzi è un dipinto che naviga nell’inconscio dei sogni, dell’ipnotismo e delle ombre. Una materia difficile d’accogliere nel nostro quotidiano e da mettere a fuoco in un libro.
Queste zone così misteriose però a me intrigano sempre e trovo la serie di Pietro Gerber un pezzo che arricchisce la mia libreria. Tuttavia rispetto a La casa senza ricordi e a La casa delle luci l’ho trovato leggermente più spento.

La domanda che ora mi attanaglia è: ci sarà un quinto capitolo?

Voto: 7,5

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Longanesi che ringrazio.


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