Tuttə noi abbiamo delle convinzioni granitiche su cui basiamo le nostre decisioni e la nostra vita ma leggendo Il nostro grande niente di Emanuele Aldrovandi ho avvertito lo scricchiolo di uno dei miei più forti credo.
Il nostro grande niente Emanuele Aldrovandi recensione
Tutto è partito da una semplice domanda “Si può amare sapendo di essere sostituibili per chi ci sta accanto?”. Il protagonista de Il nostro grande niente tra pochi giorni, se non fosse morto in un incidente stradale, avrebbe sposato la sua fidanzata. E ora, giorno dopo giorno, vede la vita di lei procedere senza di lui.
L’impatto di questo libro è molto potente. Soprattutto nella prima parte ho avuto più volte gli occhi lucidi per quanto è stato facile immedesimarsi nella storia e capire cosa stesse provando il protagonista. Lui, rimasto fermo a un sentimento che, per forza di cose, in lei è cambiato, prende consapevolezza che ciò su cui lui avrebbe basato la sua vita futura in verità non era vitale per nessuno.
Una tegola che scombussolerebbe la vita a qualsiasi persona. Con un occhio puntato sulla fine della nostra esistenza, Aldrovandi con maestria ci porta a domandarci quanto siano fragili le nostre sicurezze, le relazioni e le decisioni ma ci spinge anche a non focalizzarci troppo sulle domande vivendo la vita con più spensieratezza.
Il nostro grande niente è un libro che definirei multicolore, multidirezionale, con diversi messaggi al suo interno e con un peso emotivo non indifferente.
Da leggere.
Voto: 8
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Einaudi che ringrazio.
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