Recensione:
Il club dei padri estinti – Matt Haig

Il club dei padri estinti Matt Haig recensione
  • E/O
  • 306 pagine

  • Apprezzamento

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Il club dei padri estinti è un libro che rientra nei primi scritti di Matt Haig, nella sua fase più oscura, lontano dalla positività de La biblioteca di mezza notte.
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Philip Noble comincia a vedere il fantasma del padre poco tempo dopo il funerale. Questo gli spiega che il suo incidente in verità è stato un piano ordito dallo zio Alan e che se non lo vendicherà il fantasma sarà condannato a rimanere nel Regno del Terrore per l’eternità. 

Tutto il libro è un continuo gioco di specchi in cui non si capisce dove finisce il fattore psicologico e dove inizia l’irrealismo. Un romanzo che scava nella mente di un adolescente che subisce un grave lutto, mettendo in mostra tutte le fragilità della situazione che, agli occhi degli adulti, sembrano indecifrabili.

Ci sono dei pezzi che però non arricchiscono la trama e che ne rallentano la lettura. Proprio per questo motivo non sono riuscito ad apprezzare completamente il libro, forse anche perché avevo da poco concluso La possessione di Mr. Cave che ho amato.

È un libro che gli amanti di Haig non possono farsi sfuggire!

Voto: 6,5

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di E/O che ringrazio.


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