Recensione:
Dio di illusioni – Donna Tartt

Dio di illusioni Donna Tartt recensione
  • Rizzoli
  • 622 pagine

  • Apprezzamento

  • Compralo su Amazon

Breve storia triste: un anno a Natale chiesi come regalo Dio di illusioni di Donna Tartt e, non si sa bene come mai, sotto l’albero mi ritrovai Il cardellino (sempre di Tartt). Fu una lettura difficile e che probabilmente non compresi appieno ma mi segnò a tal punto da non voler leggere altro di questa autrice.
Dio di illusioni Donna Tartt recensione
Di anni, ahimè, ne sono passati tanti e la fama di Dio di illusioni non si è mai arrestata (grazie anche al fenomeno della dark academia sui social) tanto da incuriosirmi e riaccendere un fuoco che pensavo spento.

Un corso di greco esclusivo e snob tenuto da un professore magnetico e composto da 5 studenti selezionati sarà una calamita per Richard Papen, ragazzo californiano che decide di frequentare l’Hampden College.
In un circolo vizioso di festini, alcol, droga e relazioni appannate ritorna a galla un crimine spaventoso.

Come fu per Il cardellino, l’abbondanza delle descrizioni e la lentezza nella narrazione sono stati due elementi che hanno pesato – non poco – sulla mia lettura.

L’atmosfera creata dall’autrice è davvero densa e probabilmente chi ha fatto degli studi classici (o ha una infarinatura generale di greco e latino) la apprezzerà ancora di più.

Messaggio intrinseco del libro è la presenza del male sotto diverse forme di azione, di reazione e pensiero insieme alla pericolosità delle influenze e della manipolazione e l’assenza di responsabilizzazione.

Queste componenti unite a un’ambientazione forte l’hanno reso il successo letterario che è.
Forse con un 200 pagine in meno io l’avrei apprezzato decisamente di più.

Voto: 7,5

Ho ricevuto una copia di questo libro per il progetto Campus Book Club da parte di Libreria Volante, Libreria Le Notti Bianche, Libreria Nina e Libreria Meister che ringrazio.


Vuoi commentare questo libro?
Ti aspetto su Instagram: clicca qui!