Bucaneve è il nuovo romanzo di Mélissa Da Costa, un’autrice che riesce sempre a creare delle storie emotivamente piene.
bucaneve mélissa da costa recensione
Dopo una brusca fine di una storia d’amore, Ambré a vent’anni si ritrova a lavorare a Arvieux con una vita davanti a sé che non riesce a vedere. Come lei, i suoi nuovi colleghi, sono delle vite spezzate che scappano dalle proprie ombre e fragilità.
Avevo già letto Tutto il blu del cielo e sapevo bene a cosa sarei andato incontro: una storia che riesce a pizzicare determinate corde dell’anima.
Proprio per questo motivo ogni libro di Da Costa è a sé: l’esperienza personale del lettore, l’empatia provata con i protagonisti, i pensieri e le varie situazioni di vita fanno variare enormemente la percezione del libro agli occhi di chi legge.
È quindi un libro molto soggettivo dove le sfumature della narrazione non sempre hanno vibrato con le mie emozioni.
Inoltre il libro non è diviso in capitoli ma in parti: alcune sono molto lunghe (anche 100 pagine).
Se vi sentite richiamati dalla storia, dalla copertina o dalle vibrazioni è una avventura che dovete leggere. Impossibile sapere quanto potrete entrate in sintonia con il romanzo ma perché non tentare?
Io l’ho trovato molto gradevole.
Voto: 7+
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Rizzoli che ringrazio.
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