Con C’era due volte, Franck Thilliez ci riporta in un posto a noi familiare, anche se prima di accorgercene ci impiegheremo un po’.
C’era due volte Franck Thilliez recensione
Dopo intense settimane di ricerca della figlia appena scomparsa, Gabriel Moscato si risveglia in un nuovo incubo. La sua memoria gli ha giocato un brutto scherzo ed ora deve capire cosa è successo in quei 12 anni che non ricorda.
Strettamente collegato a Il manoscritto (che vi consiglio di leggerlo poco prima di questo se non l’avete ancora fatto), il nuovo thriller di Thilliez è una grande matrioska di eventi, dove ogni pezzo svela qualcosa del pezzo più grande. Ogni singola componente è studiata per stupire e combaciare con quella successiva.
Bello e intrigante, l’ho trovato leggermente più debole dei precedenti dello stesso autore (ma la colpa è della eccessiva bellezza degli altri).
Non ho capito se può considerarsi un libro ponte. In ogni caso la storia principale ha un suo finale ma ovviamente qualcosa rimane nascosto (se riuscite a capire cosa 😈).
Io come ogni volta non avevo capito nulla: c’era da stupirsi? No.
Voto: 8+
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Fazi che ringrazio.
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