Quando penso ad un libro autunnale penso sempre a Bruges la morta di Georges Rodenbach.
Il protagonista, incapace di superare il lutto della moglie, vive nel ricordo dell’amata, circondato da tutti i suoi cimeli, fino a quando incontra una donna che è la sua copia, se non fosse per il carattere completamente diverso.
bruges la morta georges rodenbach recensione
Il racconto è immerso in una Bruges decadente, austera, fredda e calda allo stesso tempo, che riflette lo stato d’animo del protagonista.
Il dolore del vedovo è palpabile e la sua esistenza è rivolta unicamente all’onorare il ricordo della moglie perduta.
È un libro dalla lettura non facile, forse un po’ macabra, che consiglierei a chi ama le letture un pochino più pesanti e a chi ama le descrizioni.
Divano, copertina, candela e camino – se disponibile – sono obbligatori per una lettura completa. Mentre lo si legge si inspira il classico odore autunnale di foglie bagnate e nebbia.
Il finale regala una piccola gioia.
Voto: 7
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