Recensione:
Risplendo, non brucio – Ilaria Tuti

Risplendo, non brucio Ilaria Tuti recensione
  • Longanesi
  • 320 pagine

  • Apprezzamento

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Risplendo, non brucio è il nuovo romanzo storico di Ilaria Tuti che, dopo averci fatto conoscere importanti spezzoni quasi dimenticati della prima guerra mondiale in Fiore di roccia e Come vento cucito alla terra, ci trasporta nel 1944.
Risplendo non brucio Ilaria Tuti recensione
In un racconto alternato a due voci incontriamo Johann e Ada Adami, padre e figlia, segnati dal secondo conflitto mondiale.
Johann, prigioniero a Dachau, dovrà risolvere il mistero legato alla morte sospetta di un soldato nazista. 
Ada, seppur libera, dovrà invece muoversi in un intricato labirinto di trappole e orrore.

Fino circa a pagina 260 la mia parte preferita era quella raccontata dal padre. L’ho trovata più stuzzicante e allo stesso tempo più storicamente interessante rispetto a quella di Ada. Poi la situazione si è completamente rovesciata rivelando un contesto inaspettato (che a scuola si studia poco).

Storie caratterizzate da scelte diverse e da moti di reazione differenti che però infondono un messaggio di concretezza e stabilità: la capacità di splendere senza bruciarsi, senza corrompersi, rimanendo fedeli ai propri principi morali. Anche se la cosa richiede un enorme sforzo.

Risplendo, non brucio emoziona e insegna.

Ilaria Tuti riesce a regalarci un nuovo libro con cui arricchire la nostra libreria.

Voto: 8+

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Longanesi che ringrazio.


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