Recensione:
All’incrocio dei nostri destini – Mélissa Da Costa

All'incrocio dei nostri destini Mélissa Da Costa recensione
  • Rizzoli
  • 382 pagine

  • Apprezzamento

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Sono passati 5 anni dalla bella stagione invernale passata all’hotel Les Mélèzes e Ambre si è allontanata dal suo gruppo di amici. 
Una chiamata però spezza quel silenzio prolungato: Gabriel è sparito nel nulla lasciando un biglietto per tranquillizzare Rosalie e i bambini. Così Ambre, Tim e Anton, accorsi a sostenere l’amica, verranno sommersi da ricordi ormai sepolti.
All’incrocio dei nostri destini Mélissa Da Costa recensione
All’incrocio dei nostri destini di Mélissa Da Costa ci riporta nelle Alpi Francesi che abbiamo imparato a conoscere grazie a Bucaneve.

Se avete il terrore di non ricordarvi qualcosa del primo libro non temete: l’autrice posiziona in maniera indiretta dei mini riassunti sparsi qua e là per ravvivare la nostra memoria.

Come Bucaneve, All’incrocio dei nostri destini è un romanzo moderno glassato da un dolce romanticismo che contraddistingue la scrittura di Da Costa. Non eccessivo ma sempre presente.

Essendo uno di quei romanzi che io definisco “emotivo”, la percezione dello stesso varia a seconda del lettore.
Personalmente io ho preferito All’incrocio dei nostri destini rispetto al precedente.

E vi dirò: secondo me è una lettura perfetta per le vacanze in montagna ⛰️!

Voto: 7,5

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Rizzoli che ringrazio.


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