Recensione:
Il prigioniero del cielo – Carlos Ruiz Zafón

Il prigioniero del cielo Carlos Ruiz Zafón recensione
  • Mondadori
  • 336 pagine

  • Apprezzamento

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Il prigioniero del cielo di Carlos Ruiz Zafón è il terzo libro della tetralogia de Il cimitero dei libri dimenticati ed è un ponte che collega il primo libro (L’ombra del vento) al secondo (Il gioco dell’angelo) e ci accompagna al quarto (Il labirinto degli spiriti).
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Credo che, avendolo letto a quasi 10 anni di distanza dai primi due, io abbia perso molti riferimenti e che la mia valutazione sia un po’ sfalsata.

Il protagonista di questo capitolo è Fermín con la sua rocambolesca storia, i suoi ricordi e i fantasmi del passato che tornano a fargli visita.
A differenza di molti, io non ho mai amato questo personaggio – che a tratti ho trovato irritante – e quindi credo che anche questo influisca sulla mia percezione di questo libro.

Amanti di Zafón perdonatemi.

La sua scrittura è sempre lineare e acuta, riesce sempre a creare un alone di mistero, ma questo libro di unione, che tira dei fili invisibili, non l’ho amato come i precedenti.

Voto: 7,5


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